Ti è capitato spesso di rimanere all’improvviso senza corrente in casa? Bene, questo significa solo una cosa: il tuo consumo di energia sta superando la potenza disponibile o nel peggiore dei casi, potresti aver subito danni all’impianto elettrico.
Perché il contatore salta? Le cause più frequenti
Ecco i 4 principali motivi:
Sovraccarico di potenza
Il motivo più frequente è che gli elettrodomestici accesi contemporaneamente superano la potenza contrattuale dell’utenza. Ad esempio, se hai un contratto da 3 kW e accendi forno, lavatrice e asciugacapelli insieme, potresti facilmente superare questa soglia, facendo scattare il contatore.
Con il passaggio ai nuovi contatori intelligenti di ultima generazione, la soglia di tolleranza è migliorata: ora è possibile superare il limite contrattuale fino a un 10% di margine per qualche minuto prima che il contatore intervenga.
Guasti o dispersioni di corrente
Se la corrente salta anche quando non ci sono troppi elettrodomestici accesi, potresti avere:
- Un problema nell’impianto elettrico (fili danneggiati, vecchie prese elettriche, sovraccarichi su singole linee);
- Un elettrodomestico difettoso che crea dispersione di corrente;
- Un differenziale (salvavita) che scatta per motivi di sicurezza.
In questi casi, non è il contatore a interrompere la corrente, ma il salvavita che rileva un’anomalia nel sistema e interviene per prevenire scosse elettriche o incendi.
Condizioni meteo estreme
I temporali possono causare sbalzi di tensione che mandano in protezione il contatore. Se vivi in una zona soggetta a blackout frequenti, potrebbe essere utile installare un sistema di protezione da sovratensioni per proteggere gli apparecchi elettronici.
Contatore difettoso o mal configurato
In rari casi, il problema potrebbe derivare direttamente dal contatore, che potrebbe essere guasto o avere una configurazione errata impostata dal fornitore. Se sospetti che il tuo contatore abbia problemi, puoi richiedere una verifica tecnica al tuo operatore.
Come capire perché il contatore è saltato?
Se il contatore salta spesso puoi auto eseguire una rapida diagnosi per trovare una soluzione efficace:
- Verifica quali elettrodomestici erano accesi al momento dello scatto: Se hai superato la potenza disponibile, prova a spegnerne alcuni e riattivare il contatore.
- Controlla il salvavita: Se il salvavita è scattato, potrebbe esserci una dispersione elettrica. Prova a riattivarlo e osserva se scatta di nuovo.
- Accendi gli apparecchi uno alla volta: Se il problema si ripresenta accendendo un determinato elettrodomestico, è probabile che sia guasto.
Guarda la potenza assorbita sul contatore: I contatori di nuova generazione permettono di controllare in tempo reale il consumo. Se vedi che la potenza istantanea supera la tua soglia contrattuale, significa che il problema è il sovraccarico.
Come evitare che il contatore salti
Alcuni semplici consigli per evitare il disagio:
- Aumenta la potenza contrattuale: Se utilizzi molto elettrodomestici contemporaneamente avrai sicuramente bisogno di una potenza maggiore, con questo, potrai utilizzare più dispositivi senza rischiare che il contatore scatti. Evita di accendere troppi elettrodomestici insieme.
- Installa un salvavita adeguato: Un interruttore differenziale, comunemente noto come salvavita, è un dispositivo essenziale per la sicurezza dell’impianto elettrico. Questo dispositivo rileva le dispersioni di corrente e interviene automaticamente scollegando l’alimentazione, evitando così rischi di scosse elettriche e incendi. Esistono vari tipi di interruttori differenziali con sensibilità diverse, come quelli da 30 mA, che sono i più comuni nelle abitazioni e proteggono le persone dai contatti accidentali con la corrente, e quelli da 300 mA, usati prevalentemente per la protezione contro gli incendi dovuti a dispersioni elettriche. Un elettricista qualificato può aiutarti a scegliere il modello più adatto alle esigenze della tua casa.
- Fai controllare l’impianto elettrico: Affidati ad un professionista per una revisione periodica dell’impianto soprattutto nelle abitazioni più datate.
Quanto costa aumentare la potenza contrattuale e quanto costa
Passare da una potenza di 3 kW a 4,5 o 6 kW può essere una soluzione definitiva. La procedura è relativamente semplice e può essere avviata contattando il proprio fornitore di energia. I costi includono un contributo fisso e un costo per ogni kW aggiuntivo, regolati dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).
