Consumi cucina a induzione: cosa aspettarsi dalle bollette

I piani a induzione stanno guadagnando sempre più popolarità, soprattutto per chi cerca soluzioni più rapide, precise e (potenzialmente) più economiche. Tuttavia, l’adozione di questo tipo di tecnologia solleva sempre una domanda importante: “Il piano a induzione è davvero più conveniente in bolletta rispetto ai metodi tradizionali?”

Cos’è un piano a induzione?

Un piano cottura a induzione è un tipo di cucina che utilizza il principio dell’induzione elettromagnetica per riscaldare direttamente le pentole, senza riscaldare l’aria circostante o le superfici. Questo processo avviene tramite un campo elettromagnetico generato dalle bobine di induzione sotto la superficie del piano. Quando una pentola ferrosa (in genere acciaio o ghisa) viene posizionata sopra la zona di induzione, il campo magnetico provoca correnti elettriche che riscaldano direttamente il fondo della pentola. In altre parole, l’energia viene trasferita direttamente al recipiente senza sprechi.

Il piano a induzione è sostenibile?

Per quanto riguarda la sostenibilità, il piano a induzione offre numerosi vantaggi. Innanzitutto, rispetto ai tradizionali piani a gas, un piano a induzione è più efficiente dal punto di vista energetico. Il gas produce calore che deve essere poi trasferito alla pentola, e una parte di questo calore viene dispersa nell’ambiente, risultando in un uso meno efficiente dell’energia. Al contrario, l’induzione riscalda direttamente la pentola, riducendo al minimo le perdite energetiche.

L’induzione è una tecnologia che può essere alimentata da fonti di energia rinnovabile, rendendola una scelta ancora più sostenibile se il tuo fornitore di energia elettrica utilizza fonti pulite, come il solare o l’eolico.

Tuttavia, la produzione di piani a induzione e la gestione dei loro componenti elettronici potrebbe avere un impatto ambientale, ma nel complesso, l’efficienza energetica superiore compensa ampiamente questi aspetti rispetto alle cucine a gas o a quelle elettriche tradizionali.

Cosa cambia tra il piano a induzione e quello tradizionale?

Il confronto tra un piano a induzione e un piano tradizionale (sia esso a gas o elettrico) riguarda principalmente tre fattori: efficienza energetica, tempi di cottura e sicurezza.

  • Sicurezza: Un piano a induzione è più sicuro rispetto ai fornelli a gas e ai piani elettrici tradizionali. La superficie del piano non si riscalda direttamente, riducendo il rischio di scottature. Inoltre, l’induzione si spegne automaticamente quando la pentola viene rimossa, evitando il rischio di incendi che può verificarsi con il gas.
  • Efficienza energetica: Come accennato, l’induzione è più efficiente. Il piano a induzione converte una percentuale molto alta di energia elettrica direttamente in calore utile per la pentola (circa l’85-90%), mentre il gas è meno efficiente, con una gran parte del calore disperso nell’aria.
  • Tempi di cottura: I piani a induzione cuociono più velocemente rispetto ai tradizionali. Poiché il calore viene trasferito direttamente alla pentola, i tempi di riscaldamento sono più brevi, il che potrebbe tradursi in un ulteriore risparmio energetico e, di conseguenza, una bolletta più bassa.

Il piano a induzione è più conveniente in bolletta?

La questione più delicata riguarda i consumi e la convenienza in bolletta. Sebbene il piano a induzione sia più efficiente dal punto di vista energetico rispetto al gas, la risposta non è sempre così netta. Infatti, la convenienza dipende da vari fattori.

  1. Risparmio sui consumi energetici: Poiché i piani a induzione sono più efficienti, consumano generalmente meno energia per lo stesso tipo di cottura rispetto ai piani a gas o elettrici tradizionali. Per esempio, se hai una cucina a gas, una parte significativa del calore generato viene dispersa nell’ambiente, mentre con l’induzione il calore è concentrato direttamente sulla pentola. Inoltre, l’induzione riscalda più velocemente, riducendo il tempo di cottura e il consumo energetico.
  2. Costo dell’elettricità vs. gas: Un aspetto importante da considerare è il costo dell’energia. In molte zone, l’elettricità tende ad essere più costosa del gas. Quindi, sebbene un piano a induzione consumi meno energia, se il costo per kilowattora dell’elettricità è significativamente più alto di quello del gas, il risparmio in bolletta potrebbe non essere così evidente. Tuttavia, se la tua abitazione è già alimentata da energia elettrica rinnovabile o a tariffe basse, l’induzione potrebbe risultare più conveniente.
  3. Durata dell’investimento: Se si considera l’investimento iniziale, i piani a induzione tendono ad avere un costo più elevato rispetto ai fornelli a gas, ma a lungo termine potrebbero risultare più vantaggiosi grazie alla riduzione dei consumi energetici. Anche la durata della vita utile del piano a induzione è generalmente più lunga, dato che non ci sono parti soggette a usura come i bruciatori a gas.

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